Estratto Da TGcom Tg magazine del 26/9/2006
Per lei mini-lifting molto intimo
Garantisce sesso anche a 60 anni
Un intervento mini-invasivo, rapido, indolore e definitivo risolleva muscoli e tessuti dell'apparato genitale, e restituisce alla donna non più giovane un'anatomia praticamente perfetta. Insomma, si potrà fare sesso come all’età dei primi appuntamenti: dimenticati disfunzioni, disturbi e imbarazzi, la paziente ritrova desiderio e passione.
Per lei mini-lifting molto intimo
Garantisce sesso anche a 60 anni
Un intervento mini-invasivo, rapido, indolore e definitivo risolleva muscoli e tessuti dell'apparato genitale, e restituisce alla donna non più giovane un'anatomia praticamente perfetta. Insomma, si potrà fare sesso come all’età dei primi appuntamenti: dimenticati disfunzioni, disturbi e imbarazzi, la paziente ritrova desiderio e passione.
Il Direttore della clinica urologica dell'Ospedale San Giuseppe di Milano, ha studiato e sperimentato per la vagina un intervento mininvasivo che "ringiovanisce" i tessuti, come accade per quelli del viso, che dopo una certa età si rilasciano e abbisognano di un intervento di lifting, La tecnica dal 2001 al 2006 è stata applicata a 48 pazienti ed è stata “esportata” in 12 centri in tutta Italia già in grado di offrirla: le strutture si trovano a Torino, Chioggia (Venezia), Asiago (Vicenza), Napoli, Torre del Greco (Napoli), Pozzuoli (Napoli), Salerno, Rionero (Potenza), Foggia, S.Giovanni Rotondo (Foggia), Cerignola (Foggia) e Catanzaro. La metodica si serve di un nuovo dispositivo a forma di fazzoletto, una specie di reticella semiassorbibile in polipropilene, sagomata in modo da garantire un trattamento dall'esito risolutivo. "Il desiderio sessuale è una modulazione fra eccitazione e inibizione. Ed è chiaro che alcuni disturbi possono bloccare psicologicamente la donna, specie nei preliminari, per non parlare del dolore durante la penetrazione e nel corso del rapporto". Questi disturbi sono causati dal rilasciarsi e dall'abbassamento dei tessuti. "In particolare - interviene Andrea Ceresoli - dal disallineamento che con il tempo si crea fra vescica e uretra".
L'intervento consiste nell’introdurre nel condotto vaginale una reticella larga uno o due centimetri. Una volta inserita, grazie al materiale con cui è fatta, questa reticella stimola le cellule circostanti a produrre una cicatrice resistente (reazione fibroblastica), che permette di mantenere la sua posizione originaria. Subito dopo la parte centrale, riassorbibile, si scioglie. In questo modo le due 'alette' che rimangono intatte si ripiegano, e tengono sollevati muscoli e tessuti senza toccare uretra o vescica.
"Calcoliamo che il nostro intervento possa cambiare la vita a 1,6 milioni di donne italiane di cui oltre 250mila in Lombardia e quasi 50mila a Milano". La stessa operazione serve anche a curare l'incontinenza urinaria da sforzo, che colpisce 5 milioni di italiani di cui oltre due milioni di donne ultra 60enni.
Come spiega Andrea Ceresoli, che esegue l'intervento al San Giuseppe, l’80% delle donne che, dopo una certa età, lamentano disturbi tali da indurle a interrompere i rapporti sessuali, presenta un vero e proprio prolasso di muscoli e tessuti dell'apparato genitale. La vecchia metodica mini-invasiva riusciva bene solo nel restante 20%. Oltre metà delle pazienti con prolasso, invece, mostrava ricadute entro i cinque anni successivi. La tecnica invasiva era sempre efficace, ma dolorosa e più complessa, con ricoveri lunghi e molti mesi di convalescenza.
Da qui i vantaggi del nuovo minilifting: zero ricadute di prolasso, 7-8 minuti di intervento (20-60 minuti di sala operatoria), da uno a tre giorni in ospedale e due mesi di convalescenza, in cui evitare sforzi e rapporti

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